🇮🇹 Dopo aver risalito tutta l’Europa, sono entrato nella tanto attesa Russia.
Ho sognato tantissimo il paese più grande del mondo: da quando ho consegnato i documenti per il visto con la paura di un rifiuto, al sorriso stampato insieme al passaporto alla dogana.
La natura non manca e le città rievocano un passato pieno di storia senza negare un promettente futuro, ma la cosa più bella rimane sempre chi le popola; inizialmente sembrano tutti un po` “freddini”, ma è solo una copertura: basta iniziare a salutare le persone sul marciapiede e increduli incominciano a tradirsi in espressioni dolcissime. Se invece poi entri in contatto, e magari sei ospite a casa di un russo, ti rendi conto che tra loro ed i calorosi popoli latini poi non c`è tutta questa differenza.
🇬🇧 After climbing all over Europe, I entered the long-awaited Russia.
I dreamed so much of the largest country in the world: since I handed over the visa documents with the fear of rejection, to the smile printed together with the customs passport.
Nature is not lacking and the cities recall a past full of history without denying a promising future, but the most beautiful thing is always the people who populate them; initially they all seem a bit “chilly”, but it’s just a cover: just start to greet the people on the sidewalk and incredulous they begin to betray themselves in sweetest expressions. If, on the other hand, you come into contact, and perhaps you are a guest at the home of a Russian, you realize that there is not all this difference between them and the warm Latin peoples.