🇮🇹 Chiunque ti dirà che il periodo migliore per viaggiare in Kyrgyzstan non è l’inverno, ma se il caso mi ha portato qui in questo momento un motivo doveva esserci.
Ho passato il tempo a stupirmi dopo ogni singolo tornante, cercando di ipotizzare una motivazione per il meteo che continuava a cambiare e sperando che il passo di montagna scelto per attraversare il paese non fosse chiuso o impraticabile.
Le temperature sono passate da 5° e ambientazione primaverile a -20° in mezzo alle montagne più alte, dove ogni forma era ricoperta e colorata di bianco.
Sono passato dal procedere a 20km/h in salita su una strada completamente formata da piccole rocce al correre in silenzio su delle autopiste appena asfaltate. Lo sapevo già, ma è sempre giusto ricordarsi che i momenti più intensi e i panorami più belli sono spesso lungo le strade più difficili.
🇬🇧 Anyone will tell you that the best time to travel to Kyrgyzstan is not winter, but if the case brought me here right now there must have been a reason.
I spent my time amazed after every single hairpin bend, trying to hypothesize a motivation for the weather that kept changing and hoping that the mountain pass chosen to cross the country was not closed or impassable.
Temperatures went from 5° and spring to -20° in the middle of the highest mountains, where each shape was covered and colored in white.
I went from going at 20km/h uphill on a road completely made up of small rocks to running in silence on newly paved autopiste. I already knew it, but it is always right to remember that the most intense moments and the most beautiful panoramas are often along the most difficult roads.