La prima tratta cilena prevedeva 300km di deserto senza città intermedie, quindi dormendo in tenda in mezzo al deserto, e tutto questo mi dava un’adrenalina non indifferente.
Sono partito la mattina e, dopo aver salutato il grandissimo Pablo, mi sono immesso subito in questo deserto dai colori accesi; pedalo quasi per 150km ma nel pomeriggio buco una gomma; solo la terza foratura di tutto il viaggio e mi suona strano fosse successo proprio nel mezzo del deserto!
Avevo già smontato la ruota quando, nel cercare il sacchetto con le parti di ricambio, mi accorgo di averlo probabilmente dimenticato da qualche parte; non ci metto molto a capire di non aver alternativa; fermo il primo veicolo e chiedo un passaggio fino alla città, dopo 40 minuti sono su un grande camion diretto a Iquique.
Una volta arrivato, provvedo prima a sistemare la bici e comprare il materiale perso per poi scrivere a qualche couchsurfer nella speranza di un letto e qualche chiacchiera la sera stessa. Mi risponde Natalia e mi propone di partire cn lei ed i suoi amici da li a 10min, non ho capito bene per dove e per quanto ma sentendomi ispirato, rispondo subito di si!
Scopro solo una volta in auto che stiamo andando in un paesino della cordigliera, a 4000m di altitudine, per un evento di volontariato che consiste nel aggiustare le biciclette di questa gente molto povera, spesso unico modo che hanno per spostarsi. Questi nuovi 5 amici sono simpaticissimi, abbiamo sistemato insieme quasi 80 biciclette in due giorni, abbiamo visto dei posti cosi belli che quasi non ti viene da fotografarli, tra questi anche il più bel cielo stellato che abbia visto in vita mia.
Un’avventura nell’avventura