Arrivato a Yangon, come vi avevo accennato, ho deciso di passare qualche giorno in un centro dove si può imparare la meditazione buddista, ma anche fare un po’ di volontariato. Per raggiungere questo luogo bisogna passare un lungo ponte, che essendo vietato alle biciclette mi ha costretto a fermare un pickup per un passaggio; una volta raggiunto il posto,sceso e ringraziato il mio nuovo amico, mi son reso conto di aver dimenticato il mio telefono sul sedile! Ho provato in mille modi di raggiungere il mezzo, ma senza risultati positivi ho accettato la cosa e visto il lato positivo: avrei iniziato la meditazione nel migliore dei modi. Questo centro è un posto veramente speciale, partito da un piccolo gruppo di persone, ora è un grosso villaggio, che grazie a varie donazioni, può aiutare centinaia di persone che non hanno da mangiare, in questo posto tutto è gratis, puoi avere un posto dove dormire, tre pasti al giorno e varie lezioni di meditazione senza che nessuno ti chieda nulla in cambio. In questi casi, si sà, viene voglia di aiutare e restituire più di quello che si ha ricevuto, ho quindi lavorato sodo e cercato di fare tutto il possibile. In queste situazioni si conoscono anche anche un sacco di persone speciali, ogni giorno arrivavano nuovi ragazzi da tutto il mondo, ogni volta era subito amicizia e grandi chiacchierate, ho anche incontrato un ragazzo di Monza, 20 minuti da casa mia, che l’ultimo giorno ha anche risolto il mio problema, regalandomi il suo Iphone che ormai non usava più. In questo mondo, se pensi positivo tutto gira per il verso giusto e la vita trova sempre il modo di sorprenderti e farti sorridere.
Ora, dopo aver festeggiato il mio terzo capodanno con il burmese "water festival", ed aver fronteggiato le varie bombe d’acqua per le strade di Yangon, mi preparo per andare a vedere qualche altra zona di questo bellissimo paese. Il mio programma è cambiato ancora e uscirò da questo paese solamente a fine mese, farò quì il visto per l’India, appena finite le varie festività.
Thabarwa Center