Finalmente è arrivato il momento, mi alzo presto, preparo la mia bicicletta e parto per raggiungere il confine che è ad appena qualche chilometro da dove ho dormito, subito capisco di essere arrivato quando vedo una rete metallica alta 5 o 6 metri e un sacco di negozietti per scambiare la moneta. Mi fermo a fare una foto e mi incammino all entrata, 1$ per uscire dagli usa, attraverso il ponte sotto al quale scorre il fiume che divide i due stati e mi metto in coda all’ ufficio immigrazione del messico, pago i 320 pesos e sono dentro! Matamoros e Brownsville sono dalla mappa una città sola ma in realtà è tutto diverso, in un attimo sono in un paese completamente diverso cerco subito di allontanarmi dal confine e trovo una banca per recuperare i contanti che mi serviranno d’ ora in poi, pian piano mi allontano dalla citta ma le cose da guardare sono tante e vorrei fotografare tutto se non fosse che qui le rapine sono all’ ordine del giorno e io potrei essere il prossimo. Lungo la strada vedo un sacco di pk della polizia con dietro, in piedi, dei militari cn il loro mitra in mano, penso che è successo qualcosa, in realtà invece è normale, girano per garantire un minimo di sicurezza perché, come mi spiega un uomo, da qui fino ad Altamira è pieno di banditi pronti a tutto! Decido quindi di pedalare il più possibile per allontanarmi da questa zona, dopo Altamira dovrebbe essere sicuro e quindi per due giorni pedalo dall’ alba al tramonto. Un altra cosa che noto, oltre al fatto che la pianura degli Usa è solo un ricordo, sono le varie case e attività commerciali completamente abbandonati, sembra di essere in un posto che ha già avuto il suo tempo. Nelle prime due notti ho dormito in tenda e prima di cercare un posto da me ho voluto provare a parlare con la gente per capire come funziona qui ed erano tutti molto gentili ma solo per indirizzarmi in un altro posto! Oggi sono arrivato invece ad Altamira, qui ho una famiglia che mi ospita, amici di un signore incontrato per strada in Florida! Domani si riparte.. A presto!