Dopo Nanning, in compagnia di Jeane e suo marito, sono ripartito in direzione Vietnam. I paesaggi in questa zona mi mozzano il respiro per l’emozione che provo, la gente qui coltiva ancora a mano o con giganteschi bufali proprio come una volta. In due giorni ho passato il confine, e dopo aver convinto i controlli cinesi ad essere stato nel loro paese solo per turismo sono ripartito per la capitale vietnamita. Qui ad aspettarmi c’era Gianluca, insegnante universitario di italiano; come lui, molti altri italiani hanno deciso di venire qui per un’avventura lavorativa, alcuni ormai ambientati e altri invece con l’idea di tornare e far tesoro di questa esperienza. Come già vi avevo detto in Asia voglio andare un po’ più tranquillo, e l’atmosfera che si respira in questa città mi ha convinto a rimanere qualche giorno nei quali ho passato due ottime serate danzanti (salsa e bachata ovviamente) e approfittato per provare qualche stranezza culinaria, tra i quali mi viene in mente subito “l’uovo embrionato”!
Domani mattina si riparte in direzione sud, si torna sulla costa per un paio di giorni per poi dopo risalire la cordigliera che divide Vietnam e Laos. Ma successivamente dovrei avere una pianura garantita almeno fino a Bangkok.